I neroverdi ritrovano la Serie A con una vittoria pesantissima, Lazio smarrita e preoccupata anche per gli infortuni a una settimana dal derby
Un’altra caduta, un’altra ferita aperta lontano dall’Olimpico. La Lazio cede anche al Mapei Stadium, regalando al Sassuolo la prima vittoria dal ritorno in Serie A. Una serata che certifica il mal di trasferta biancoceleste e che lascia più di un campanello d’allarme in vista del derby: non solo il ko, ma anche gli infortuni di Rovella e Castellanos che complicano il futuro immediato.
Il racconto della gara dice di un primo tempo equilibrato ma povero di idee per la squadra di Sarri, incapace di trovare sbocchi offensivi e salvata da un paio di interventi decisivi di Romagnoli e Gila. L’episodio del rosso tolto a Vrancx al 24’ ha acceso polemiche, ma non ha cambiato l’inerzia di un match che ha visto i neroverdi più determinati e affamati. Nella ripresa la Lazio ha illuso con il colpo di testa di Zaccagni respinto da un miracolo di Muric, ma alla lunga è emersa la confusione: distanze troppo lunghe, poca compattezza e la solita disattenzione da palla inattiva. Così è arrivato il gol partita di Fadera, favorito dall’errore di marcatura e dalla dormita di Zaccagni sul fuorigioco. Gli ultimi assalti biancocelesti, con Gila vicino al pari nel recupero, non hanno cambiato il verdetto.
In classifica la situazione si fa pesante: tre partite, tre punti, due sconfitte esterne consecutive. Sassuolo e Lazio ora viaggiano appaiati, ma con sensazioni opposte: entusiasmo neroverde e delusione biancoceleste. Il percorso del “sarrismo” sembra ancora in salita e la squadra dà segnali preoccupanti di fragilità mentale e fisica. A una settimana dal derby, che già si annunciava delicatissimo, l’infermeria che si riempie non fa altro che alimentare tensioni e paure.
Il popolo laziale, chiamato a stringersi intorno alla squadra, si ritrova con un doppio compito: continuare a sostenere e al tempo stesso pretendere una reazione. La Lazio vista a Reggio Emilia non basta, non può bastare: serve un cambio di passo, serve un’anima più coraggiosa, serve un gruppo che sappia rispondere presente nei momenti decisivi. Il derby non ammette esitazioni, e mai come stavolta l’orgoglio dovrà fare la differenza.
Le curiosità raccontano di un Sassuolo che non batteva la Lazio dal 2021 e che festeggia il ritorno in Serie A con un successo dal valore simbolico. Per i biancocelesti è invece la terza gara consecutiva senza vittoria in trasferta, con appena due gol segnati e quattro subiti lontano da Roma. Muric, decisivo con due interventi monumentali, si candida già come una delle sorprese del campionato. Da registrare infine l’esordio stagionale di Isaksen, tornato in campo dopo settimane di assenza.
Le parole di Marusic nell’intervista post partita:
”Questa sera voglio dire grazie a tutti i tifosi che sono venuti qui. Il derby non si deve mancare, dobbiamo vincere per noi e per la nostra gente. Abbiamo fatto bene i primi venti minuti con il Sassuolo. Poi abbiamo cambiato atteggiamento, dopo il rosso annullato eravamo un po’ nervosi. Non deve succedere, dobbiamo restare concentrati e lottare su ogni pallone. Abbiamo parlato molto, ora zero alibi. Conosciamo Sarri, non cambierà nulla per il derby. Dobbiamo giocare sempre come se fosse l’ultima”.
