Una doppietta del belga affossa la squadra di Fonseca, protagonista di un’anonima prestazione e decisamente lontana dall’obiettivo Champion
Il Napoli mette la freccia sulla Roma e torna a correre per conquistare un posto nella prossima Champions League. Nel gelido Olimpico di stasera solo una squadra scende in campo, quella vestita d’azzurro e allenata da Ringhio Gattuso, capace di rialzarsi nel momento di difficoltà e imporsi sull’avversaria giocando il suo calcio. Dal canto suo Fonseca, reduce dalla qualificazione ai quarti di finale di Europa League, soffre le assenze e non poco (Smalling e Mkhitaryan su tutte) mancando l’obiettivo di mettere in difficoltà i partenopei. È una doppietta di Dries Mertens ad affossare i giallorossi: il primo gol su punizione (posizione della barriera grossolana) e il secondo addirittura di testa su un’uscita a vuoto di Pau Lopez. Assenti dal campo ma anche in campo: tanti dei protagonisti romanisti – Dzeko, Pedro e Pellegrini su tutti – deludono le aspettative in una parentesi della stagione in cui il talento dovrebbe contare più della forma fisica o delle motivazioni. Eppure del numero nove bosniaco non v’è traccia, così come del capitano e dell’ex campione blaugrana. Insigne e compagni ritrovano invece il sorriso grazie a una prestazione compatta e di rara consapevolezza, grintosa quanto l’allenatore.
“Magari non abbiamo la mentalità per lottare con queste squadre” ha detto il tecnico portoghese nel postpartita. “Nel primo tempo ho visto una squadra senza coraggio, poi è cambiata nel secondo tempo. Abbiamo giocato e abbiamo avuto l’iniziativa nel secondo tempo ed è stata una partita totalmente diversa, nel primo tempo non siamo esistiti perché é mancato il coraggio“.
Mai come in questo momento il destino della Roma sembra appeso al filo della casualità, tra alti e bassi che da oggi sembrano infastidire anche i Friedkin, visibilmente irritati in tribuna. Sta a loro aggiustare il tiro quest’estate, mentre nuove e vecchie voci torneranno a rincorrersi nelle prossime settimane.