Roma, la città eterna, ha accolto oggi una moltitudine di corridori per la 15^ edizione de “La Corsa dei Santi “. Oltre 3.500 runners provenienti da tutta Italia e da altre 47 nazioni hanno percorso le strade storiche della capitale, trasformando la città in un palcoscenico di festa, sport e solidarietà.
Dopo una partenza mozzafiato in via della Conciliazione, i partecipanti hanno attraversato il cuore pulsante di Roma, passando accanto a monumenti simbolo come il Colosseo e la via dei Fori Imperiali. Ma non era solo una corsa, era una manifestazione di spirito comunitario. Federico Riva e Elisa Palmero sono stati i grandi vincitori della giornata, ma la vera vittoria è stata per il progetto di solidarietà che la corsa sostiene.
Tre icone dello sport italiano, Sara Simeoni, Fiona May e Danielle Madam, hanno reso l’evento ancor più speciale. Con una diretta su Mediaset che ha coperto alcune fasi della corsa, l’iniziativa ha ricevuto un risonante eco mediatico. Massimiliano Rosolino, olimpionico di nuoto, si è cimentato con il pettorale numero 1, concludendo con un dignitoso tempo di 39.38.
Roberto De Benedittis, presidente dell’Acsi Italia Atletica e organizzatore della gara, ha esaltato l’importanza dell’evento: “È stata una bellissima giornata di sport e per questo voglio ringraziare tutti i runners. Siamo pronti a ripeterci per l’edizione del prossimo anno”.
Ma la Corsa dei Santi non è solo una competizione sportiva. Grazie all’impegno di Missioni Don Bosco, la corsa ha un profondo impatto sociale. I proventi dell’evento sono destinati a un centro sportivo polifunzionale a Kakan, in Guinea Conakry, che mira a utilizzare lo sport come veicolo educativo.
La gara era anche la terza tappa del “Grande Slam Città di Roma”, che proseguirà con la We Run Rome a dicembre. Una corsa, quindi, che si inserisce in un contesto più ampio, valorizzando non solo l’atletica ma anche la comunità e la solidarietà.
La 15^ edizione della “Corsa dei Santi” è stata un trionfo di sport, comunità e impegno sociale, un evento che ha riscaldato il cuore di Roma e dei suoi abitanti, ma che soprattutto ha contribuito a una causa di grande valore umanitario.