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La S.S. Lazio decide di non iscrivere al campionato di Serie A di Pallanuoto

Enorme il danno per la Lazio pallanuoto a causa dello sfratto dalla storica piscina della Garbatella dopo 34 anni di gloriosa gestione. Dopo il ricorso al TAR, in cui il tribunale stesso si era espresso a favore della società biancoceleste Roma Capitale ha ugualmente assegnato l’impianto sportivo ad un altro gestore nonostante la società abbia pagato regolarmente quanto dovuto all’amministrazione comunale.

E così dopo 34 anni di attività cessa l’attività agonistica con la conseguente cancellazione della squadra dal campionato di serie A1 di pallanuoto

Massimo Moroli, presidente della Lazio nuoto, è esterrefatto denunciando l’atto come un’operazione inaudita. E’ infatti estremamente sorpreso su come ci siano 80 impianti comunali, la cui concessione risulta scaduta da 2 a 10 anni in anticipo, e di come è stato intimato lo sfratto esecutivo, con l’impiego massiccio delle forze dell’ordine, alla società della Garbatella dopo soli 3 mesi dalla recente sentenza peraltro a favore della società cancellando in questo modo oltre 120 anni di storia della pallanuoto.

Moroli continua a tuonare esibendo un palmares composto da centinaia di titoli fra assoluti e giovanili, campioni olimpici, mondiali ed europei, tutte le onorificenze del Coni e anche un Team Paralimpico tra i più forti in Italia.

Non solo il danno verso una società storica, rappresentante della capitale nel panorama sportivo della massima serie italiana, ma ora anche la Federazione Italiana Nuoto, dovrà modificare i calendari della serie A di campionato e ricalendarizzare tutti gli incontri della stagione, nella speranza che la squadra biancoceleste possa in qualche modo trovare una soluzione per poter tornare a gareggiare nell vasche italiane.